Quattro medaglie al 6° Trofeo I poeti del judo di Corciano (PG)

Bellizzi, 30 novembre 2015. Quattro medaglie, un oro e tre bronzi il bottino degli atleti in gara a S. Mariano di Corciano (PG) per la

sesta edizione del torneo I poeti del judo. Nella classe Junior/Senior, RAIMONDI GIOVANNI kg. 73, supera il primo incontro con determinazione facendo subire due shido all’avversario per poi castigarlo con un fulmineo ippon di seoi; secondo incontro sconfitto, riesce a conquistare un solo shido, ma nulla può contro un avversario possente fisicamente e tecnicamente che lo abbatte per yuko, shido e doppio waza-ari; ai recuperi ancora sconfitto, si muove lento e sfiduciato, subisce un doppio waza-ari termina così la gara. DE VIVO OSCAR kg. 66, ritorna in gara dopo molto tempo e in una categoria di peso superiore. Primo incontro superato in gran forma, determinato sale sul tatami da vincente, subito conquista shido poi waza-ari, nel frattempo subisce due shido, recupera facendone subire altri due all’avversario, per poi piazzare il waza-ari vincente; secondo incontro superato muovendosi bene conquista subito waza-ari, poi yuko ed infine altro waza-ari di osae komi; terzo incontro, semifinale, sconfitto, in vantaggio di shido subisce ippon; quarto incontro, disputa la finalina 3\5 e con un perentorio ippon di osae komi termina la gara classificandosi al terzo posto. COPPOLA FRANCESCO Kg. 90, girone all’italiana tre partecipanti in tutto, due incontri disputati. Sale goliardicamente sul tappeto, avversari che non sembrano della stessa caratura tecnica, ma senza presunzione. Primo incontro superato con due ippon declassati a waza-ari e yuko, poi ippon finale con tecnica piena. Secondo incontro superato, infligge waza-ari e poi dice all’arbitro, mentre l’avversario lo tira “guarda che mi tocca i pantaloni” e cosi termina vincendo per hansoku makè. Termina la gara classificandosi al primo posto. DI SERIO MANUEL Kg. 90, un solo incontro perso contro avversario con 90 kg di muscoli e barba. Entrambi si piegavano, ma il Di Serio si abbassava di più subendo cosi il primo shido, poi viene portato a terra ed immobilizzato per l’ippon. Terzo comunque essendo quattro in categoria. Nella classe CADETTI, AVALLONE FRANCESCO Kg. 66, primo incontro perso, subisce shido ma recupera subito con un waza-ari, gli viene indicato di proseguire tatticamente la gara ma come al solito non ascolta e subisce prima yuko e poi un perentorio ippon; viene recuperato e supera l'incontro,  guadagna uno shido, ne subisce uno, piazza poi due waza-ari vincenti; terzo incontro perso per doppio waza-ari finisce qui la sua gara. RUSSO LUCA kg. 66 primo incontro perso in vantaggio di due shido, subisce ippon di sankaku, non ripescato termina la sua gara. Poco concentrato, stanco non motivato. DI GIORGIO STEFANO kg.73, primo incontro con la sua solita flemma riesce a destabilizzare l’avversario che non riuscendo a capire chi realmente si trova ad affrontare viene sconfitto per waza-ari e poi ippon. Subisce solo uno shido; secondo incontro perso, affronta l' incontro con il solito problema della mancanza di concentrazione  subisce waza-ari poi shido, fa prendere uno shido, per poi subire un  waza-ari che lo proietta non solo fuori dal tappeto ma anche dalla gara. COPPOLA EMANUELE kg. 81, primo incontro perso contro un anonimo che lo puntava con il braccio destro impedendogli di fare qualsiasi attività. Fermo, immobile dava agio all’avversario di far finta di tirare e così conquistare ben tre shido di vantaggio contro uno solo conquistato. Deve prendere coscienza delle sue capacità e metterle in atto dal primo secondo di gara. Gli manca iniziativa e fantasia. Secondo incontro, fortunatamente recuperato dalla poule, vince dopo essere stato mortificato, ripreso e motivato. Gli si ricorda di fare le prese…sposta l’avversario e subito tira…cosi riesce a piazzare l’ippon vincente; terzo incontro finale 3\5, porta a terra l’avversario e lo stritola in sankaku con le gambe tanto che poi lo stesso fatica a rialzarsi, si classifica terzo. A terra lavora da vincente, dovremmo potenziarlo con tecniche alternative ed altrettanto efficaci….gli dobbiamo ricordare che può fare…può dimostrare di essere superiore, semplicemente capendo il significato del  vocabolo sacrificio, necessario ad infondergli l’impegno e la caparbietà per migliorare.