Coppola Francesco argento all'Aquila

Bellizzi, 18 Ottobre 2016. Nella prima giornata del Trofeo Internazionale Città di L'aquila Coppola Francesco Kg. 90 nella

classe JU/SE conquista la medaglia d'argento. Due incontri disputati favorito in una poul che lo piazza direttamente ai quarti e che a differenza dell'ultima gara reagisce con maggiore grinta e determinazione. Supera il primo incontro gestendolo con concentrazione e tattica riuscendo così a conquistare prima uno yuko, poi un waza ari ed infine  l'ippon vincente in osae komi. In finale sfida il favorito, ma un gioco di tattica dell'avversario lo porta fuori dal tappeto costandogli ben tre shido ed uno yuko. Reagisce conquistando uno yuko, ma l'esperienza dello sfidante su di un seoi approssimativo, con forza riesce a ribaltarlo ed a immobilizzarlo in osae komi. Rientra in gara Landi Carmine Kg. 66 nella classe Cadetti dopo un periodo di assenza per infortunio, ma esce al primo incontro, complice anche un calo peso all'ultima ora. Inizia bene rompe le prese, si muove ma non udendo il matè dell'arbitro e continuando nell'azione viene sanzionato con uno shido. Riprende la gara ma ormai persa la concentrazione segue troppo l'avversario che ne approfitta con uno yoko otoshi vincente. Non ripescato fuori dalla competizione che ha visto la presenza in categoria di ben 66 atleti. Coppola Emanuele Kg. 81 cadetti disputa quattro incontri. Il primo vinto per shido e waza-ari di osae komi, lo vede subire la presa alta dell'avversario e la determinazione con cui affronta la gara quest'ultimo. Supera il secondo con poca fatica piazzando la sua tecnica di emergenza contro un avversario poco esperto. Ai quarti di finale soccombe dopo una  combattuta competizione subendo yuko e waza-ari, con un solo  shido a suo favore. Ripescato,mentalmente e fisicamente provato, affronta l'incontro, ma non avendo energie  subisce un ippon che lo colloca settimo posto in graduatoria. E' un buon atleta ma necessita di un supporter che lo aiuti a superare le sue paranoie. Un rientro in gara appesantito da un sacrificio alimentare che lo ha sfiancato mentalmente e che non gli ha consentito di sfruttare al massimo le sue grandi potenzialità